Un motore asincrono viene chiamato "trasformatore rotante" a causa del suo principio di funzionamento fondamentale, che è molto simile a quello di un trasformatore convenzionale. Entrambi, i motori asincroni e i trasformatori, si basano sull'induzione elettromagnetica per trasferire energia tra i loro componenti, ma differiscono nell'organizzazione fisica e nell'applicazione.
Principio di funzionamento: In un motore asincrono, le bobine del statore creano un campo magnetico rotante. Quando questo campo interagisce con le bobine del rotore, induce una forza elettromotrice (FEM) nel rotore, causandone la rotazione.
Somiglianza ai trasformatori: La somiglianza chiave tra un motore asincrono e un trasformatore risiede nel fatto che entrambi utilizzano campi magnetici per trasferire energia senza contatto elettrico diretto tra i componenti primari e secondari. In un trasformatore, l'avvolgimento primario è alimentato da una corrente alternata, creando un campo magnetico che induce una tensione nell'avvolgimento secondario, sempre attraverso l'induzione elettromagnetica.
Campo magnetico rotante e trasferimento di energia: Il campo magnetico rotante in un motore asincrono è analogo al campo magnetico stazionario in un trasformatore. Il trasferimento di energia in entrambi i casi avviene attraverso l'interazione dei campi magnetici, con la principale differenza che il trasformatore trasferisce energia tra parti stazionarie, mentre il motore asincrono trasferisce energia a una parte rotante (il rotore).
Riepilogo: In sintesi, un motore asincrono viene chiamato "trasformatore rotante" perché il suo funzionamento comporta l'induzione di FEM in un rotore a causa di un campo magnetico rotante, proprio come un trasformatore trasferisce energia attraverso l'interazione di campi magnetici senza connessione elettrica diretta tra i componenti primari e secondari.
Questo principio condiviso dell'induzione elettromagnetica è ciò che dà al motore asincrono il suo nome distintivo all'interno del campo dell'ingegneria elettrica.